venerdì 15 maggio 2009

Lost, ultima puntata della 5° serie tra mille e mille dubbi!

Dopo una giornata intera in cui il mio povero PC era intento a "downloadare" l'ultima puntata della 5° serie di Lost, finalmente ieri sera, sul tardi, mi sono immerso in un'ora e mezza di tensione e meraviglia, gustandomi il mio telefilm preferito di tutti i tempi! Come ogni stagione che si rispetti, l'ultima puntata è sempre la migliore: ricca di colpi di scena, di risposte a mille domande e di nuovi, terribili, quesiti. Il tutto per farti arrovellare il cervello tra mille e mille dubbi su cosa accadrà nella prossima, lontana, stagione (febbraio 2010, la 6° e ULTIMA serie!).

SPOILER (ma tanto, ormai, chi lo segue più il caro, vecchio Lost?!)
La filosofia su cui poggia l'intera serie si fonda sulla dicotomia tra bene e male, bianco e nero, luce e tenebre (lo yin e lo yang, insomma), ma anche su altre due facce di una stessa medaglia, ciò che muove l'uomo e, quindi, il mondo: la differenza tra il libero arbitrio e il destino. Possiamo crearci noi il nostro futuro, scegliendo tra infinite strade diverse e pagando, a volte, le scelte sbagliate oppure è tutto già stato scritto? "What happened, happened", continua a ripetere Sawyer, ormai ciò che è fatto è fatto, e non si può più cambiare. Jack, protagonista indiscusso dell'intera serie, opta invece per "we can change our destiny", il destino si può cambiare. Ma la bomba a idrogeno gettata nel pozzo degli scavi nel lontano 1977 creerà il salto temporale e, quindi, eviterà il disastro aereo del Oceanic 815 nel 2004? Questo lo sapremo nella prossima serie. Ma una cosa è certa, il finale di questa 5° stagione ci ha fatto conoscere chi è in realtà Jacob, vale a dire Dio. Lo stesso Dio che toccandoci ci sceglie per compiere una missione per Lui, che sia bella o brutta, tragica o a lieto fine. Alla fine l'Isola altro non è che una rappresentazione della vita in pieno contatto con Dio in persona (l'Eden dell'origine dell'uomo, prima del peccato originale). E se esiste Dio, secondo la filosofia del Tao, cos'altro dovrebbe esistere? Esatto! Il male, il diavolo! E in Lost c'è. E' un convivente di Jacob che vive sull'Isola dalla notte dei tempi. Il diavolo non può uccidere Dio perchè fanno entrambi parte di un'unica grande natura, allora, nel corso della storia, il diavolo cerca sempre di tentare qualcuno a tradire il proprio Dio e ad ucciderLo. Ecco quindi che il diavolo di Lost assume diverse forme: il padre di Jack, la figlia di Ben, il John Locke defunto che si risveglia dalla morte. Ecco allora il sacrificio che si deve raggiungere se si vuole ritornare sull'Isola, ecco quindi che tutti i personaggi di Lost, che abbiamo amato e odiato, sono solo pedine di una grande scacchiera nella partita più difficile della storia del mondo: Dio contro il diavolo, il bene contro il male. Ancora mille dubbi sono nelle teste di milioni di fans: il fumo nero è quindi una materializzazione di Dio (elimina ciò che sta disturbando i Suoi piani) o del diavolo (in fondo è sempre di colore nero)? Chi sono gli "Adamo ed Eva" ritrovati sull'Isola nella primissima serie? Molti dicono che i due scheletri ritrovati nella grotta nella prima serie di Lost siano Rose e Bernard intrappolati negli anni '70, morti di vecchiaia e ritrovati 30 anni dopo dai superstiti; altri dicono siano Jack e Kate, stanchi di lottare e ormai stufi dei singolari eventi dell'Isola; altri puntano sull'incarazione in qualche modo di Dio e del diavolo e della loro lotta che non ha trovato nè vincitori e nè vinti (simboliche le due pedine di backgammon, gioco dalle origini egiziane, di cui l'Isola è piena di geroglifici, una di colore bianca e l'altra nera). Che fine ha fatto realmente Claire? Perchè all'inizio della serie venivano rapiti i bambini? Per quale scopo? Chi sono i cattivi? Ben, Widmore, Eloise, Richard, Ilana oppure i nostri protagonisti (Jack, Kate, Sawyer, Locke, ecc.)? Molti dubbi risolti ma molta altra carne al fuoco. Intanto una cosa è certa: il dubbio più grande dell'uomo resta sempre. Dobbiamo credere ad un Dio, una forza superiore che ci guida nella vita o il nostro destino è già scritto e non possiamo fare nulla per cambiarlo? E, ancora, perchè noi viviamo? Davvero siamo semplici pedine dell'eterna lotta tra Dio e il diavolo?

1 commento:

Anonimo ha detto...

E' da notare anche come la statua egiziana nella quale si trova Jacob rappresenta la dea della fertilità, mentre quella rappresentata nel tempio e dove Ben incontra sua figlia insieme al fumo nero rappresenti l'esatto opposto...