mercoledì 18 novembre 2009

La maledizione di "2012"

E' vero, il titolo del post può essere fuorviante: si parla tanto in questi giorni dell'apocalisse che avverrà, secondo quei gufi neri dei Maya, tra 3 anni, ma in realtà io mi riferisco a ciò che abbiamo potuto combinare io e Censura per riuscire ad accaparrarci due schifosissimi posti nello squallido cinema Smeraldo di Teramo per visionare l'ultimo disaster movie di quel grande ottimista di Roland Emmerich. Il film 2012 esce nelle sale italiane venerdì 13 novembre (un'ottima data per presentare la fine del mondo) e già in tutti i cinema italiani si registra inaspettatamente il tutto esaurito. Nel week end proviamo timidamente, io e Censura, a goderci il film a Teramo ma è impossibile: orde di ragazzini dai 9 ai 14 anni occupano il cinema per 4 giorni consecutivi. Sabato e domenica rinunciamo all'evento. Il giorno dopo scopro che c'è di nuovo il tutto esaurito (di lunedì, impensabile!) e alla fine anche martedì la musica non cambia: c'è il pienone per tutto il pomeriggio. Dopo la Molinari, la Savini e la Zippilli, martedì 17 era il giorno della D'Alessandro, dopo di chè tutte le scuole medie di Teramo potevano dirsi soddisfatte di aver visto il colossal "2012". Preso dalla sfiducia e dall'enorme odio che provo per le masse informi di gentaglia pecorona che si ricorda di andare al cinema solo per i grandi eventi, acquisto due biglietti alle 18:00 per lo spettacolo delle 22:00. I biglietti sono due perchè la maggiorparte del gruppo è talmente originale da non essere incuriosita del sorprendente filmone campione di incassi in soli 3 giorni! E così Sonia si mummifica, Shitdwarf e Emilia si fondono vivendo in simbiosi, Francesco continua coraggiosamente a criticare 2012 per esaltare invece il taglio registico di cacate colossali quali "Hero", "The Spirit", "Robots" e soprattutto "Kung Fusion" (che, ricordiamo, il cocciutaccio andò a vederselo da solo!), Lara ha la suina, Alessandra si sposa tra qualche giorno, mentre a Sentence gli si sono impigliati i lunghisimi capelli tra le tette di Elisa. Quindi i due fortunati possessori di quei biglietti che valgono più di un posto in tribuna allo stadio Wembley per la cerimonia delle Olimpiadi di Londra 2012 (se mai si faranno...a questo punto) erano rimasti Censura e il sottoscritto. In una sala gremita di I, II e III A, B , C, D e tutte le sezioni fino alla H della scuola media D'Alessandro troviamo i posti in prima fila. Vicino a me c'è un unico posto lasciato libero, occupato di lì a poco da un energumeno vecchio e grasso e con grossi problemi di incontinenza. Censura si trastulla con una telefonata di 45 minuti con una sua amica misteriosa, ammiccando e raccontando stronzate quali "La borsa di Tokyo è più potente della tua Louis Vuitton" e "Per sfuggire alla fine del mondo mi rifugerò in Patagonia", mentre io, oltre a sorbirmi i sorrisetti forzati di un sognatore Censura, inizio ad avvertire un terribile olezzo di fogna turca. Finalmente inizia il film e la puzza di latrina non scaricata aumenta con il passare del tempo. Io e Censura non sappiamo come fare e, tra i vari disastri del film forse il peggiore è la mancanza dell'intervallo tra un tempo e l'altro. La puzza ci annebbia la vista e ci rende più spaventoso l'armageddon del 2012. Io mi tolgo la giacca e cerco di coprirmi il naso con il bavero. Nulla, nemmeno la pelle di vitello riesce a difendermi dall'attacco biologico che avevo a fianco. Provo con il maglione e sfortunatamente trascuro la giacca. Alla fine del film (che io reputo essere stato molto bello e sereno) accade l'imprevisto: il vecchio scompiscione corre verso i bagni e io mi ritrovo con una manica della giacca bagnata fradicia. Mi si annebbia la vista. Vuoi vedere che il vecchio stronzo se l'è fatta sotto e mi ha scompisciato la giacca?! Inizio a maledire la gente come non avevo mai fatto. Avrei davvero desiderato la fine del mondo decantata da 2012 solo per sbarazzarami con una botta secca degli innumerevoli cerebrolesi che condividono con me questo pianeta! Ah, se solo un virus cazzuto facesse vittime più velocemente di questo raffreddore che gli scienziati chiamano "H1N1"! Saluto Censura e torno a casa guidando con una mano sola a 200 km/h. Nella rabbia mi accorgo che il bagnato è freddo e soprattutto inodore. Mi precipito in bagno e scopro che l'alone è scuro e profuma di....Coca Cola! Uuufffff!!!! Che sospiro di sollievo! Era stata la colpa di un maledetto bicchierone di Coca rovesciato da qualche poppante della 2° F. Il lavaggio con acqua, sapone, alcool e biossido di nitrace granuloida è comunque doverosa ed il mio odio verso la gente cresce talmente tanto da giungere a 2 conclusioni:

1. A costo di perdermi un film non andrò mai più a vederlo allo Smeraldo (che da adesso in poi chiamerò "Smerdaldo")
2. La prossima volta comprerò 4 biglietti: 1 per me, 1 per Censura, 1 per tenere un posto libero accanto a me e l'altro per tenere un posto libero accanto a Censura.

Ma adesso via con la trama dell'emozionante 2012!

200000 anni fa, i Maya, mentre mangiavano la galletta sapendo che prima o poi si sarebbero estinti, lanciarono una terribile maledizione alle generazioni future con un buffo calendario che ha un inizio (il giorno in cui Dio, stufo della Playstation, creò il mondo) e una fine. Questa fine sarebbe stata il 2012 d.C.... e avrebbero chiesto a Giacobbe di Voyager e a Roland Emmerich di raccontarcelo. Dall'inizio del film fino a 5 minuti dalla fine, sulla Terra accade di tutto: terremoti di magnitudo 9.2 della Scala di Milano, vulcani iper attivi, tsunami alti 1 km e mezzo, pioggia di palle di fuoco che escono dai sotterranei del parco di Yellowstone (purtroppo c'è anche questo nella pellicola), alieni che attaccano il globo terrestre, MacDonald's che chiude per fallimento, Gesù Cristo che se la ridacchia dicendo "Oops! Non sono stato io!", ecc. ecc.. In questo inferno apocalittico i cinesi continuano comunque a lavorare nelle enormi fabbriche nascoste nei sottosuoli delle province di Lodi e Brescia e creano 3 enormi arche. Ma, come accade per tutti i prodotti "Made in China", 2 arche su 3 non funzionano e addirittura la terza, quella funzionante, non può partire per un guasto al portellone. La razza umana rischia di estinguersi per un tubo di plastica giallo che si infila tra gli ingranaggi. Mentre i sopravvissuti cantano qualcosa che assomiglia più ad una bestemmia che ad una preghiera, John Cussack, il protagonista del film, estirpa via quel dannato tubo dal portellone. L'enorme nave (pirata, visto che è cinese...ahahah, l'avete capita?) può finalmente accendersi e partire. La vita continuerà con circa 1000 passeggeri a bordo e vari animali quali giraffe dal collo corto, pantere bianche, elefanti magri, okapi, opossum, echidne, tilacini, nasiche, emù, balawari dalla testa gialla e tutte quelle bestie che in passato non erano altrettanto comuni come cani, gatti e galline. Fine! La cosa bella è che anche in un micro mondo così ci sarà sempre qualcuno che inneggerà al C.A.I.! Lunga vita al C.A.I.! Morte alla società!

Secondo un sondaggio della Statismerd, alla domanda "Cosa faresti di fronte alla fine del mondo"? I nostri amici hanno risposto così:

Censura: "Scappo in Patagonia con.... sì, più o meno una dozzina di camicie e una piantagione di infuso rosso rigorosamente non zuccherato".

Shitdwarf: "Ne approfitto per presentare la piccola Emilia anche a zia Lucia, zio Alfonso, la cugina di nonna Umberta e i vicini di casa della mia maestra delle elementari che se la faceva con Don Gaetano".

Emilia: "Eeeeeccccciieeeooo!!!!"

Sonia: "..." -risposta non pervenuta, l'intervistata si era appena mummificata-

Lara: "Passo la cera sui mobili della villa di Montepagano".

Alessandra: "Mi sposo".

Sentence: "Comprerò un netbook della Asus".

Francesco: "Studicchio".

Black Law: "Cosa farò durante la fine del mondo? Un cazzo niente!"

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