martedì 24 febbraio 2009

Un candelabro calvo tra due coppie

Dopo la settimana sanremese, goduta in casa con i miei senza la presenza di quei rompipalle dei miei amici, finalmente, la vocina assordante della mia superfriend Emilia riesce a convincermi ad uscire con il resto del gruppo per andare ad assistere al film Ex. Dopo qualche gargarismo e aver letto 60 pagine di Sacra Bibbia per prepararmi ad ascoltare le terribili scuse di (CENSURA) (intento, per l'ennesima volta, a non venire con noi (tra le scuse di (CENSURA) si annoverano "non ho i soldi", "sto in panciolle" e "ho la cacarella a fischietto")), scopro con mia grande sorpresa che (CENSURA) farà parte dell'allegra combriccola senza fare storie o polemiche. Mi accingo allora ad invitare Shitdwarf, che, appena sente il nome "Emilia", è già pronto, profumato, in smocking, con le ciglia finte e già dentro alla mia Terios. Quindi è la volta di Francesco che, essendo un grande fan di Dido (non la cantante, ma il traditore della Patria ancora in stato di semilibertà), decide di passare la serata sulle scalinate di Piazza Martiri parlando del prodotto interno lordo del Giappone con il nippofilo e drogatissimo amico ritrovato. Il gruppo si ritrova un pò prima, visto una voglia ancestrale delle ragazze nel rivedere Shitdwarf e (CENSURA). Io dapprima faccio l'autista, quindi il punchball di Sonia e la sputacchiera degli insulti da parte dell'intero gruppo (evviva gli amici), infine divento un enorme candelabro. Finalmente si arriva al cinema per assistere ad uno dei film tanto attesi e amati da Shitdwarf. Entriamo in sala e ci accorgiamo di essere stati teletrasportati in Kenya: il caldo afoso era terribile ed ho dovuto togliermi le mie 4 maglie di lana per poter refrigerarmi con l'alito gelido di Shitdwarf, divoratore di chewingum all'eucalipto. Il film, che lentamente si stava trasformando nella più merdosa proiezione degli ultimi 25 anni di cinema italiano, mi stava distruggendo il sistema nervoso, così, in una sala semideserta, tra gente che prendeva fuoco per il caldo afoso e persone che si suicidavano per non subire più il film merda dell'anno, mi alzo e mi faccio un giro per la sala. Non sapendo però come passare il tempo, prima di mandare avanti la bobbina, trovo posto nei sedili dietro a Shitdwarf e Emilia. Shitdwarf non gira mai lo sguardo, forse per non far capire che dietro ero di troppo, mentre Emilia si girava e rigirava, come fosse infastidita della mia presenza. Dopo aver raccontato della passione segreta di Shitdwarf nei confronti dell'attrice Cristiana Capotondi e la faccia dello stesso Shitdwarf che è diventata gassosa e di colore blu cielo, Emilia ha trovato giusto cucire le palpebre degli occhi del Nano di Merda per non farlo assistere alla messa in onda delle tette della Capotondi per paura di subire un terribile confronto. Non sapendo più cosa fare, metto avanti la bobbina del film (il film era talmente senza senso che la gente in sala non si è accorta del salto temporale) e siamo usciti dal forno crematorio. Sulle scalinate, mentre Shitdwarf cercava di convincersi che il film è stato bello facendo critiche positive e candidandolo al festival di Cannes, Sonia trova giusto riprendere un discorso da lei sempre amato: i miei capelli. Si sofferma descrivendo il mio taglio orrendo e il perchè non abbia più tanti capelli come una volta. "Il Curioso Caso di Andrew Black" viene citato e deriso anche dalla "superfriend" Emilia, così che, stanco dalla troppa sincerità di Emilia e Sonia (che, a detta loro, lo fanno per il mio bene), rispondo anch'io con le rime e consiglio alle due tavole da surf viventi di gonfiarsi un pochino le tette. Mentre Emilia si trasforma in un gargoyle scappando via e portandosi dietro un rimpicciolito e violaceo Shitdwarf, (CENSURA) prende squallidamente le difese di Sonia, dicendomi che Sonia non ha bisogno di rifarsi le tette. Dopo questa frase, il tetto del cinema inizia a crollare rovinosamente e così scappiamo via per rifugiarci nell'unico pub di Roseto aperto alle 2:20. Qui mangiamo di tutto e di più, spizzicando anche negli altri piatti. Mentre Emilia si mummifica lentamente, Sonia rinuncia al suo potere per continuare a deridere i miei capelli, mentre i camerieri, per cacciarci via, prima aumentano la temperatura e poi bruciano tutte le pietanze che avevano in cucina. Durante la movimentata cena, Sonia usa (CENSURA) come suo schienale, Shitdwarf canta una ninna nanna ad Emilia già in stato vegetativo, mentre io mi accorgo di aver raggiunto l'ultimo stadio della mia metamorfosi, e, grazie al cameriere che mi porta due candele, mi accorgo di esser diventato il più grande candelabro vivente con la calvizie che sia mai esistito. Dopo aver cenato, ci accingiamo a tornare a casa. Sotto le note di 2+2=5 dei Radiohead (messa a tutto volume per non sentire le continue critiche alla mia pettinatura e alla mia mutazione kafkiana), gettiamo via le ragazze dall'auto in corsa e continuiamo il nostro ritorno verso casa. Mentre la vescica di (CENSURA) stava per esplodere, Shitdwarf fa di tutto per convincere gli altri e (soprattutto) se stesso nel riconoscere il film Ex, icona della merda cinematografica degli ultimi 25 anni, un capolavoro della cinematografia mondiale. Lo descrive e lo ridescrive, fa citazioni e confronti con i film di Woody Allen, Michelangelo Antonioni e i fratelli Coen, fa un commento per ogni episodio citando i passi del Vangelo che più assomigliano alla trama del film, candida virtualmente l'attrice Cristiana Capotondi ai recenti premi Oscar come miglior tettina, si masturba al ricordo di quelle scene "bollenti". Sganciato (CENSURA) che mi aveva scompisciato tutto il sedile, Shitdwarf è preso dai sensi di colpa ed inizia ad arrampicarsi sugli specchi descrivendo le sue motivazioni sul perchè lui abbia abbandonato Francesco e Dido a perire nel freddo glaciale teramano in una piazza della città. Per non far sapere di essere un incoerente cazzaro, Shitdwarf prima si difende dicendo che ha adorato troppo il film Ex e che non avrebbe voluto perderlo, poi che adora uscire con le ragazze (Cristiana Capotondi in primis) e infine mi fa una semi dichiarazione d'amore, dicendo che ama stare con me. Mentre il suo naso si allungava per le cazzate sparate a mitraglietta (le gambe, però, non si accorciavano perchè hanno raggiunto il limite), si sentiva rumore di unghie che graffiavano i finestrini dell'auto, tanto era la sensazione che si stesse arrampicando sui vetri. Arrivati sotto casa la mia Terios trabordava di stronzate apocalittiche, iniziate con la bellezza del film Ex, fino al piacere di Shitdwarf che prova più per me che per la sua amata Emilia. L'indomani mi preparo per incontrare il maestro delle vernecchie. Entro nella sua abitazione digitando il codice segreto e appoggiando il viso su una telecamera per il riconoscimento dell'iride. Dopo aver disinnescato le terribili trappole lungo il corridoio a L (le Tre Madri, la prolunga telefonica, le risate diaboliche del fratello mostruoso), finalmente entro nella stanza calda. Girato di spalle c'è lui, Francesco, mentre si accinge a finire anche il quarto capitolo di Gears of War (in anteprima mondiale). Lo vedo premere il tasto pausa sul joypad. Si volta verso di me e con aria apatica mi ordina: "Avanti, raccontami tutto!". Sigla finale di LOST.

La splendida Cristiana Capotondi, forse la parte migliore del film Ex...

La mia mutazione era giunta al termine, un candelabro era entrato nella mia telecapsula..e il computer ha detto che Black era un candelabro! Io non ero puro...il computer esigeva la purezza! (Dal film "Il Candelabro" di Questo è Cronenberg)

Il tetto del cinema Odeon di Roseto, crollato dopo che (CENSURA) ha preso le difese di Sonia, dicendo che la ragazza non ha bisogno di protesi mammarie.

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