mercoledì 29 aprile 2009
Tette e miele nel mio bellissimo 32° compleanno
Un altro inutile compleanno era finito, e il giorno dopo, con mia grande sorpresa, mi aspettava un altro bellissimo regalo: le tette di Red Sugar!
I Superfriends in missione: finire tutta la cena in 20 secondi!
Human Problem come testimonial del ristorante Il Capolinea.
Notare Sonia che si mummifica mentre Human (in primo piano) e Lara (in penombra) germogliano.
Emilia cerca sul menù una pietanza senza il miele, ma invano...
Sonia e Lara in un rarissimo momento in cui sono entrambe sveglie.
Beato tra le donne!
Splendide fanciulle che per una sera mi fanno dimenticare Belen, Britney, Victoria e Megan (e dopo questa cazzata ho bisogno di un dottore!)
Cavallette in azione!
La buonissima torta preparata da Human Problem (ecco a cosa serviva mia sorella!)
Io e Andrea Orsoblù spegnamo le candeline. La festa è di entrambi, siamo nati lo stesso giorno!
Tutto è pronto per la nuova puntata di Voyager: "il mistero delle 5 euro". Da non perdere!
martedì 28 aprile 2009
Il maledetto viaggio del "Tuttinsieme": nuove regole
lunedì 27 aprile 2009
(Censura) impazza nella prossima stagione cinematografica
Generazione 5 euro è già candidato al Giffoni Film Festival come miglior film sinistroide per ragazzi.
L'ultimo teramano a Giulianova non è solo... Io sono Alone Forever, finalmente il film tratto dalla mitica frase di (Censura)!
L'idolo delle teenager in Alone Forever Again, esilarante commedia dai buoni sentimenti. Per tutta la famiglia!
martedì 21 aprile 2009
Fast&Furious 4, continua la saga più inutile della storia del cinema
Fast&Furious 4 (che poi è il prequel del 3)
Nella downtown ispanica di Los Angeles, il pappagorgico Domenico Toretto passa la vita rubando auto sportive, verniciandole con vernice rubata e truccandole con motori e pneumatici rubati. Il tutto per rendere una fastosa Dodge Charger o una Lincoln Continental simile ad una Hot Wheels della mia collezione. Per fare ciò viene aiutato da diversi ispanici narcotrafficanti e dalla bellissima Lety, la Ana Lucia della seconda serie di Lost. Non si per quale motivo, dopo aver rubato un camion carico di benzina (dimenticavo, Dom Toretto ruba anche la benzina) e aver festeggiato con gli amici spacciatori, Dom lascia la bella Lety per rubare altre macchine nei quartieri di Los Angeles. Qui ritrova la sorella, una sventola che sta con un poliziotto rachitico che sa guidare anche lui ma senza rubare. Dopo aver rubato un ennesimo motore si accorge che Lety, che lui aveva abbandonato senza motivo ma che è ancora innamorato (ma che cazzo l'ha abbandonata a fare?!) è stata uccisa da una specie di Big Jim di colore che usa nitrogeno come carburante (cose da checche, secondo il macho Dom). Allora, in una città di 14 milioni di abitanti, Toretto va nell'unico meccanico che vende il nitrogeno (tra l'altro l'officina era anche vuota) e, dopo aver picchiato a morte il commesso (purtroppo se Vin Diesel non fa così nei suoi film si mette a piangere) scopre che la colpa di tutto il casino è di un certo Francisco Braga, proprietario del locale Suite a Giulianova. Aiutato dal fidanzato della sorella e dopo aver rubato dozzine di altre auto (Nissan Skyline, Chevrolette Chevelle, Ford GT, Honda Acura NSX, Playmouth, Shelby, Cadillac, Buik e tutte le auto presenti nei migliori garage di Gran Turismo 4), fanno finta di voler lavorare per Braga ma poi, dopo qualche gara pericolosa per la città, si fanno scoprire. Fanno a botte, rubano qualche milione di dollari, fanno un'altra gara, quindi ancora a botte, Dom non crepa nemmeno se gli spari o se lo fai sfracellare a 300 all'ora con la sua sportiva contro un muro, quindi botte, gare adrenaliniche, culi perfetti di donne lesbiche perfette, botte, qualche culo di troppo, gare, botte, culi, gare, culi, botte e, dopo tutto sto casino e qualche battuta esilarante, i buoni vincono. Ma il giudice di pace di L.A. non ce la fa più con tutte le denunce dei poveri cittadini californiani che sono sempre derubati delle proprie auto e rischiano la vita andando a lavoro per le strade di Los Angeles, e così, forte anche del rischio di un 5° capitolo della saga, il giudice Sante Licheri condanna Dom Toretto a guidare una Fiat 500 Abarth non truccata e gentilmente offerta dalla concessionaria di Lara. Mentre Dom rifiuta questa condanna e si reca ai lavori forzati presso i servizi sociali del Fadini, gli amici bastardi "rombano" con i propri bolidi attorno al pulmino contente Dom. ...e vai con la sigla spagnola! Fine, che bello!
P.S.: a fine serata, vuoi il freddo glaciale all'interno dello Smeraldo, vuoi la mozzarella di bufala con le salsicce, vuoi la coglionata del film, fatto sta che a casa ho cagato per 48 minuti consecutivi dimagrendo 9 chili!
Ecco le auto usate e distrutte da Vin Diesel nel film Fast&Furious 4 (che poi sarebbe il prequel al 3, bhà!)
Ennesimo viaggio "tutti insieme"
"Allora ho 3 opzioni nel caso in cui si volesse fare qualcosa il 1° maggio, fate sapere chi verrebbe anche perchè è già abbastanza tardi per prenotare:
1) Mini viaggio.
Partenza giovedì sera ore 21 circa, arrivo a mezzanotte sul Trasimeno, venerdì al lago, sabato a Cortona, domenica a Perugia.
Importo stimato circa 230 € (diciamo 30 € a notte, 30 € di viaggio e un 100 € mangiando in pizzeria + 1 cena fika)
2) Fine settimana lungo (Sottotitolo: "io non mi perdo le virtù!")
Partenza venerdì tardo pomeriggio (le 19 circa) e arrivo in serata sul Trasimeno, da gestire sabato e domenica tra perugia, lago e cortona. Importo stimato sui 170 €
3) Toccata e fuga!
Partenza sabato mattina con giro a Cortona o Perugia, pernottamento e domenica al lago. Costo stimato sui 100 €.
Non fate i pigroni ("devo studiare al fadini!") e fate sapere entro non più di un paio di giorni chi verrebbe".
venerdì 17 aprile 2009
Mia nonna l'immortale
martedì 14 aprile 2009
Dragon Ball Evolution: preferivo il terremoto!
Dragon Ball Evolution
Grazie al successo dei film tratti dai fumetti americani, anche i giapponesi, con l'aiuto della produzione hollywoodiana e di un regista che non ha mai sfogliato il manga di Akira Toriyama, hanno trasposto per il mercato occidentale un film tratto da uno dei loro più famosi "manga": sfortunatamente è stata scelta come prova il fenomeno Dragon Ball. Ora, per tutti quelli che hanno letto e amato le avventure di Goku e co., questo film, oltre ad essere blasfemo, non ha nulla a che vedere con la controparte cartacea. Per chi invece non ha mai sentito parlare di Dragon Ball (qualcuno che abitava su Venere), il film è comunque una cacata merdissima. Dopo questa premessa è inutile raccontarvi la trama ma lo farò lo stesso. In un paesino giappoamericano iperteconologico vive un vecchiaccio rincoglionito che allena un ragazzino nerdoso e simile ad un garzone-cameriere del ristorante "da Peppino". Questo tizio, oltre ad essere imbranato con le ragazze è anche super forte e ha promesso solennemente di non usare la sua "terribile" arte marziale per combattere (e allora che l'ha imparata a fare? Merdaps, diglielo tu a cosa servono le arti marziali!), ma la promessa viene sciolta due minuti dopo quando Goku (o chi per lui) raccoglie il consiglio di Merdaps e massacra un gruppo di teppistelli a bordo di Bumblebee per conquistare il cuore di Chichi (o chi per lei). Una volta fatto colpo, il nonnetto crepa a causa del terremoto in Abruzzo e lascia a Goku l'onere di dover cercare le 7 sfere per combattere il Grande Mago Piccolo. Il cattivo di turno è infatti Piccolo che, per tutto il film, non muove un dito ma parla con una ninja super forte che nemmeno esiste nel fumetto. Intanto Goku va a trovare il maestro Muten, che non ci azzecca nulla con la versione fumettistica. Il Genio della Tartaruga originale infatti è un vecchietto barbuto e senza capelli, con gli occhiali da sole. La versione cinematografica invece ha le apparenze di un 45enne, con capelli e senza barba nè occhiali. Bhà! Goku, Muten e Bulma (anche qui, nulla a che vedere con la Bulma del fumetto) si incamminano alla ricerca delle sfere. Durante il tragitto incontrano Yamcha biondo (in realtà il vero Yamcha è bruno...) e nemmeno una sfera del drago! Piccolo invece, stando sempre in piedi sulla sua navicella senza far nulla, ne trova ben 6 su 7! Finalmente il gruppo dei nostri incontra Piccolo. Goku prima si trasforma in scimmione chiamato "Osaru" (e non Kakaroth come nella versione originale) e, senza motivo, diventa un servo di Piccolo. Dopo aver ucciso il maestro Muten, Osaru, in piena crisi esistenziale, si ritrasforma in Goku e spara la onda Kamehameha addosso a Piccolo, uccidendolo. Con tutte e 7 le sfere sul piatto (in gran parte grazie alla collaborazione di Piccolo) chiamano il Drago Shenron (che è l'unico che vagamente ricordi la controparte cartacea) ed esprimono il desiderio: dare un senso a questo film. Ma nemmeno il potere divino del Drago riesce ad esaudire questo impossibile desiderio e allora chiedono qualcosa di più semplice: far resuscitare il deceduto maestro Muten. Con Goku che nella scena finale combatte con l'amata Chichi (perchè??!!), torna puntuale il terremoto in Abruzzo che distrugge il Comunale e tutti i cinema che hanno proiettato la merdata e... sigla: "What's my destiny, Earthquake!"
martedì 7 aprile 2009
Aiutiamo i terremotati
Per donazioni tramite bonifico bancario:
Conto Corrente intestato a: Mediafriends
IBAN: IT41 D030 6909 4006 1521 5320 387
Causale: Terremoto Abruzzo
Conto Corrente intestato a: Banca Carispaq s.p.a.
IBAN: IT53 Z060 4015 4000 0000 0155 762
Causale: Vittime terremoto L'Aquila
Conto corrente intestato a: Banca Caripe s.p.a.
IBAN: IT19 B062 4515 4100 0000 0000 468
Causale: Raccolta fondi pro terremotati d'Abruzzo
(presso Banca Caripe S.p.A. sede Pescara, corso Vittorio Emanuele 102/104 Pescara)
Conto corrente intestato a: Banca Tercas s.p.a.
IBAN: IT48 L060 6015 300C C090 0053 565
Causale: Raccolta fondi pro terremotati d'Abruzzo
(presso Banca Tercas S.p.A. sede Teramo, corso San Giorgio 36 Teramo)
SMS, 1 euro per i terremotati in Abruzzo: 48580
Chiunque volesse prestare soccorso puo' contattare il numero: 06/68201
sabato 4 aprile 2009
Un venerdì mondano da incubo!
1. Vestirsi da fricchettone
2. Bere
3. Scegliere un locale dove "c'è gente" (wow!)
Dopo aver firmato il contratto in cui accettiamo di rispettare le 3 regole pena l'esclusione dall'esclusivo club, andiamo a sapere che a noi si uniranno delle new entries: le folli amiche pazze di Eleonora e la nuova amica di Sonia (in sostituzione dell'innamorata Emilia, ormai non più single). Dopo un piccolo disguido con un automobilista incazzuso e la mia viltà per evitare scene di lotta quotidiana, finalmente noi maschietti raggiungiamo il luogo di incontro. La cosa più strana che vediamo una volta arrivati a Giulianova, la città più calda del mondo, è una Emilia con la minigonna, per la prima volta dopo la discussione della tesi di laurea. Molti studiosi si sono chiesti il perchè la "piccola Emilia" si sia vestita in modo così sexy. Queste le probabili risposte:
a) Voleva battere la terribile concorrenza causata dall'arrivo di nuove ragazze
b) Sapeva di andare in un gaybar e quindi non c'era il rischio di essere "accimentata" da altri ragazzi
c) Era l'unico indumento che le era rimasto visto che aveva prestato tutti i suoi jeans a Shitdwarf
FASE 1: il doveroso antipasto all'Asso di Picche
Tuttora non è stata trovata una risposta attendibile e con questo quesito sulla testa ci avviamo verso il primo dei locali chic della costa: l'Asso di Picche. Dopo l'attenta analisi delle ragazze scopraimo che il bar rispecchia i canoni del locale alla moda ed entriamo per consumare il classico caffè/cappuccino/digestivo del preserata. Qui notiamo subito le ciglia di Sonia attaccate con il vinavil alle arcate sopraccigliari, in modo tale che, per combattere la mummificazione galoppante, la nostra amica, suo malgrado, poteva contare sugli occhi sempre aperti pur avendo il cervello dormiente. Accanto a Sonia c'era una rinata Alessandra, più annoiata che mai che, come la Eleonora dei primi tempi, era ancora incuriosita da quel nuovo mondo visto dagli occhi di una ragazza da poco single. Le grandi esperienze di Sonia ed Emilia (le ragazze che detengono il record di donne da più tempo single del pianeta) cercavano di far vedere alla triste Alessandra le bellezze dello stare insieme agli amici senza la snervante presenza di un fidanzato geloso e rompipalle (cosa che Lara rimpiange ogni giorno). Dopo l'inutile (e doverosa) prima fase passata all'Asso di Picche, con un ordine dettato dalla mondana Eleonora, andiamo tutti al gaybar Antigua, covo di numerosi frocioni arrapati in cerca di manzo fresco.
FASE 2: il gaybar "Ambigua"
L'Antigua, oltre ad essere un'isola caraibica, è anche il primo gaybar di Giulianova, creato da Marcello, l'ideatore di un Capodanno aquilano passato anni fa. Qui un'orda di ragazzi ben vestiti e muscolosi si siedono davanti ad ampi tavoli per parlare di canottiere di D&G, dischi di Renato Zero e raccontare curiosi gossip su Tim Burton e Johnny Depp davanti ad una tisana o una menta e soda. All'arrivo, dopo che Eleonora si era lamentata del fatto che i maschi di oggi chiacchierano senza mai arrivare ai fatti, io, (Censura) e Francesco veniamo assaliti da un terribile dubbio. Il divanetto nero, i ragazzi in canottina bianca, uomini d'affari che accarezzavano con le labbra il bicchiere, la bella cameriera che veniva ignorata da tutti i clienti... e sì, era proprio così, ci trovavamo in un locale pieno zeppo di finocchioni professionisti della moda mare riminese anni '70 in piena lotta musicale tra i Frankie Goes To Hollywood e i Village People. Non potendo tirarci indietro e vedendo anche uno Shitdwarf sorprendentemente contento, ci sediamo sotto gli sguardi attenti dei terribili "ragazzacci". Eleonora, sotto una sempre vaporosa pelliccia di astrakan, era sempre più convinta del suo discorso sui maschi di oggi rei di non sono virili come una volta, non riuscendo a capire che sono anni che, pur mettendo alla prova tutti quelli che incontra, non sa che ogni sera lei e le sue amiche capitano, loro malgrado, in questi tipi di locali "frù frù". Ma la serata si fa sempre più mondana e la bella Dea dell'Olimpo, con quel terribile e snervante sorrisetto stampato perennemente sulle labbra atrofizzate, decide finalmente di sguinzagliare le cagne..ehm...le pazze amiche e le chiama tramite un congegno creato appositamente dalla sua collega Gigliola di Cologna Spiaggia. In men che non si dica atterrano in quel locale ambiguo le pazze amiche di Eleonora:
Roberta: una donna vissuta dallo splendido sorriso e gli occhi di rubino, con un vestito rosso fuoco che tanto faceva ingelosire tutti i ragazzi in sala. Simpatica, aperta (in tutti i sensi) e con uno spiccato senso dello humor.
Manola: un carroarmato biondo dalle tette chilometriche (persino una camicia fatta su misura le stava stretta), algida, silenziosa, asociale e antropofobica, ma tanto, tanto pazzerella. Sicuramente della stessa famiglia della mummia Sonia.
Terza amica sconosciuta: un incrocio tra una maschera del Carnevale di Cento e l'ambigua cantante degli anni '80 Grace Jones, a mala pena riesce a pronunciare il nome. Poi si rintana in un angolo del tavolo (alcuni ricordano di averla vista esibirsi sul palco insieme alle altre drag queen).
Non facciamo in tempo di fare conoscenza che subito inizia l'orrido spettacolo. Enormi froci da monta iniziano a ballare e cantare sul palco. Il pubblico è in delirio! Si sente persino una divertita Eleonora gridare "froci, froci, froci, io ce l'ho e voi no!", mentre Sonia e Manola completano la loro mutazione in zombie schifati da cotanto squallore. Il gruppo divertito ordina alcolici su alcolici (per rendere meno dolorosa la visione dello spettacolo) e le drag queen decidono di avvicinarsi prima a Francesco, poi uno/a di loro si siede sulle mie gambe e infine qualcuno/a scambia un lungo bacio con Shitdwarf, davanti ad Emilia ingelosita a più non posso. All'ennesimo balletto di un finocchione di turno, una combattiva Emilia si alza e dirigendosi verso il palco grida: "per me questo spettacolo è una frociata pazzesca!" Solo in 3, io, (Censura) e Francesco, esultiamo mentre fuggiamo via da quell'inquietante locale. Emilia scappando riesce a recuperare Shitdwarf ammaliato dalla dragqueen Alberto mentre (Censura) verrà divorato dai froci mannari.
FASE 3: il forzato post serata
Alla fine i sopravvissuti sono Sonia completamente trasformata in mummia, Alessandra ferita a morte da un tacco a spillo volante infilatole nel costato, Emilia l'eroina, Shitdwarf lentamente ripresosi, Francesco e il sottoscritto. La notte era purtroppo ancora giovane per cui, come detta la terribile legge delle serate mondane, non potevamo tornarcene a casa. Le ragazze decidono allora di scegliere un nuovo locale, ma arrivati al Viceversa scopriamo che all'interno i froci mannari avevano già attaccato la maggiorparte dei clienti e quindi c'era troopo poca gente per passare la notte lì. Quindi decidiamo una volta per tutte di raggiungere l'ultimo baluardo della città ormai deserta e ci rifugiamo al Pois che, a dispetto dell'effeminato nome, è in realtà un ritrovo di pescatori, camionisti e giocatori di Football Americano. Prima di entrare abbandoniamo la carcassa di Alessandra, ormai morta a causa delle terribili ferite riportate e ci trasformiamo in cavallette divoratrici di tutto. Shitdwarf si mangia 6 hamburger, 4 wurstel, 5 kg di insalata non condita, 8 kg e mezzo di patatine fritte e 12 bottigliette d'acqua lisca. Io a malapena assaggio un panino al prosciutto e caprese, visto che le ingorde ragazze, con la scusa di assaggiare, si mangiano pure quello e, visibilmente insoddisfatti della serata, parliamo del più e del meno. Mentre ricordiamo con grande gioia la perdita di (Censura) ed Eleonora, purtroppo la festa viene rovinata dal'entrata nel locale dei due che, grazie al terribile sorrisetto snervante della Dea dell'Olimpo e al potere del super pisone di (Censura) sfoderato in combattimento, i due erano sopravvissuti all'attacco dei froci mannari. Dopo altre 3 ore passate nel locale e con l'imminente alba che avrebbe dissolto la mummia Sonia, finalmente decidiamo di rincasare, non prima di spupazzarmi Emilia ed Eleonora e cantare quella fastidiosa Wicked Game che mi sta distruggendo le corde vocali. Nella notte, nel parcheggio di casa mia, uscendo dalla macchina noto un oggetto sinistro nel poggia piedi dei sedili posteriori (dove era seduto Shitdwarf): un tacco a spillo.
Eccoli, i più famosi sorrisetti snervanti della storia: il ghigno malefico di Joker, nemico storico di Batman, Eleonora, la Dea dell'Olimpo che ride difronte a tutto, lo Smile, la maschera di V, eroe dell'opera V for Vendetta, lo Smile sporco di sangue utilizzato dal Comedian in Watchmen, l'enigmatico gatto Cheshire di Alice nel Paese delle Meraviglie.