Premessa:
Black: -Pronto?
Shitdwarf: -Pronto Black, allora per domani si va tutti a campo Imperatore! So che Francesco non vuole..ma che palle!! Ma che ci andiamo a fare ai Prati di Tivo??? Non c'è niente... e poi fidati di me, io ci sono già stato a Campo Imperatore e ti dico che è davvero bello! Si può sciare, si può andare con lo snowboard, puoi affittare persino il bob...e se ti stufi puoi sempre stare nei locali con il termosifone a 70°! Oh, se Francesco vuole andare ai Prati che ci vada da solo! Domani si va tutti a Campo Imperatore! Ciao!
Trascurata dalle frecce di Cupido e felice della riscoperta di un antico valore come l'amicizia, Eleonora, la Dea dell'Olimpo dai capelli di Astrakan, decide di invitare due amici londinesi in terra abruzzese e di organizzare una bella serata con i suoi nuovi, grandi, amici: il mio gruppo! Non sapendo come fare a creare una serata in allegria (troppi sono stati gli anni in cui la bella Eleonora ha trascurato le amiche per passare dell'inutile tempo con il fidanzato ingrato) trova consiglio da me e dal fashionboy Shitdwarf che, eccitato dall'idea di due ragazzi stranieri, opta per una serata in grande stile a Pescara. Durante i giorni, prima del grande evento, le persone iniziavano a declinare l'invito: il primo a dire di no è Lucio, in piena crisi economica (e di identità) che, per non rinunciare ai suoi gustosissimi 4 bicchieri di Mojito e a 50-60 arrosticini personali per una cena, che a suo dire, costa in media 50 euro a persona, rinuncia alla serata di Eleonora. Emilia segue a rotta, scegliendo la sempre e valida scusa della guardia alla nonna millenaria e immortale. Il gruppo, quindi, si ridimensiona e io mi oppongo alla serata "fashion" a Pescara. Il luogo viene così scelto dalla stessa Eleonora, che opta per il classico sabato modaiolo abruzzese: aperitivo in un locale dove "c'è gente", mangiata italiana e pesante ad un ristorante tipico e superalcolici doverosi al Mado, prima di un'eventuale serata in discoteca (poi fortunatamente rimandata perchè l'indomani si va tutti in montagna). Tutti pronti quindi per la classica serata abruzzese quando persino la coppia inglese rinuncia all'incontro a loro organizzato per il virus del raffreddore (che in Inghilterra non esiste). Non essendoci dunque i ragazzi inglesi declina l'invito anche Sonia che pensa di mummificare tranquillamente tra le mura casalinghe e Shitdwarf perchè vine convinto dai Wolfriends a passare una serata ai Prati di Tivo per provarci con delle ragazze frigide e più simili a pupazzi di neve creati dal dottor Roberto. Alla fine il gruppo scelto per questa indimenticabile e inutilissima serata è formato da Eleonora, Francesco, Lara, Marco di Lara e il sottoscritto. Io e Francesco però ritardiamo un pochino e rinunciamo all'aperitivo, ma riusciamo comunque a raggiungere il Bar delle Rose dove solo Eleonora e Lara (e il barista anziano) brindano al già paventato insuccesso della serata. Insieme andiamo al locale scelto, nel borgo di San Giovanni, una frazione di Montepagano a sua volta frazione di Roseto. In un luogo dove nemmeno Dio è mai stato, scrutiamo all'orizzonte una luce, che ci salva dalle tenebre dello spaventoso e deserto territorio. è l'Osteria, un locale dove si parla una lingua propria fatta di gorgheggi e ululati. Appena entrati, sul muro difronte al portone c'è una stella a 5 punte sopra a due candelabri rossi e un'immagine che ricorda Sonia ai tempi d'oro della mummificazione improvvisa. Ci sediamo in un posto qualsiasi e veniamo raggiunti da Marco di Lara e dalla cameriera che parla una lingua indecifrabile conosciuta solo da Marco e da tutti gli altri clienti del locale. Con un sorriso a 40 denti capiamo che la signorina ci avrebbe portato buonissimi antipasti e carne a volontà, ma al mio fianco la bella Eleonora si stava trasformando nella dea degli inferi, tanto era arrabbiata per gli usi e costumi dei locandieri del posto. Anche un secondo ritorno della cameriera crea disturbi nell'apparato nervoso di Eleonora, tanto che conia il soprannome Osteria dei Grezzi e Antipasto dei Grezzi. Durante la "divertita" cenetta tra i 5 amorfi del gruppo (mancavano personaggi come Emilia, Sonia, Lucio e Shitdwarf), oltre alla germogliazione di Lara (la seconda dopo il viaggio a Lucca) ci viene a trovare Mario, il padrone del locale, visibilmente ubriaco che ulula frasi senza senso ma che Marco e un tavolo a fianco riescono a comprenderee. Eleonora non ce la fa più e inizia a capire gli errori commessi in passato, quando faceva organizzare tutte le serate al suo fidanzato o ignorava le semplici regole di una serata divertente e in compagnia. La serata in poco tempo volgeva al termine e dopo qualche caduta di capelli di Astrakan di Eleonora e una foglia in più sul viso di Lara, decidiamo di uscire dal locale (tra l'altro molto buono e conveniente con soli 20 euro a testa a dispetto dei 50 previsti da un infallibile stimatore Lucio) e cancellare il post-serata al Mado per mancanza di voglia e, soprattutto, per un certo appetito sessuale nato improvvisamente tra Lara e Marco di Lara. Tornando a casa, io e Francesco cerchiamo di calmare Eleonora con un veloce elettroshock con la batteria della mia Daihatsu e la scalciamo fuori dallo sportello dell'auto in piena corsa. Ad un orario fuori dal normale (appena le 23:00) rincasiamo per prepararci al grande evento del giorno dopo: la gita in montagna!
Postmessa:
Shitdwarf: -Pronto?
Black: -Pronto Shitdwarf, allora domani dove si va?
Shitdwarf: -Ai Prati di Tivo.
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1 commento:
si vede che mancavano i "personaggi", anche i tuoi racconti ne risentono!!
Rimandiamo al prossimo evento, non preoccuparti!!
eeeccciiiiaaaaaoooo!!!
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