Con la bava che scende rigogliosa dalla bocca e in modalità euforica, il gruppo si prepara al grande evento della settimana: il mega compleanno dei 29 anni di Miss Miliardo Lara. Per far colpo sugli aristocratici camerieri del Billionaire, Sonia ha deciso che, per non fare brutta figura, tutti devono comprarsi un nuovo vestito di alta classe marchiato a sangue da uno dei migliori stilisti italiani. Censura ha già scelto un capo di Dolce&Gabbana, Lara andrà in Armani (che, come Briatore, da anni acquista auto alla concessionaria Progetto Auto di Pineto), Emilia e Shitdwarf in Cavalli, Francesco forse con il solito giaccone Fila (ma questa volta datato 1987) e la forfora sul colletto color oro, mentre io ho deciso di fare il grande acquisto. Armato di bancomat, mio fedele compagno di innumerevoli acquisti passati, e di Human Problem, conoscitrice della moda italiana, mi avvio in vari negozi ultra lussuosi della città. Ci barcameniamo tra le canottiere da 200 euro di Madonna e i fazzoletti di raso viola da 76 euro l'uno. Mi viene da piangere ma il fantasma di Sonia appare sul mio bancomat con la nevrotica cantilena "Andrè, non farmi fare brutta figura!". Come un Fantozzi di fronte al mega direttore galattico, mi appoggio dietro ad un giaccone di Trussardi, con un filo di voce parlo al fantasma di Sonia: "Come sto andando?"; Sonia risponde irritata: "Male per Dio, male!". Abbandono il Trussardi e mi imbarco in Cavalli, ma rischio di fare la pezzente figura del vestito simile alla coppia dell'anno Shitdwarf-Emilia. Io e Human Problem lasciamo il locale dopo aver speso 13 euro per averci respirato dentro. Ad Alan Scott di corso San Giorgio adoro una giacca blu scuro con abbinata una camicia nero notturno, ma ahimè lo stilista, un certo Rocco Barocco, non è all'altezza delle aspettative delle mie glattiche presidentesse Emilia-Sonia-Lara e purtroppo lascio andare. Giungiamo a Max Mara: qui una dolce commessa ci chiede per quale occasione indosserò il vestito, io rispondo orgoglioso: "festa di Lara al Billionaire". La commessa preme un pulsante rosso che crea un'assordante ultra suono che addormenta gli altri clienti eccetto me, mia sorella e la commessa. Poi veniamo trasportati in uno stanzino con su scritto "grandi eventi" e qui ci mostra il ben di Dio che la moda internazionale possa creare. C'è di tutto: dalle babucce create da Mila Shon per l'amico Andy Warhol, agli occhiali di Versace per la collezione di Elton John, dal sarcofago dorato scolpito per Tutankamon da Michelangelo alla moda pro-ebraica creata da un inedito Steven Spielberg versione stilista. Tra un consiglio e un altro (tra cui un secco "dimagrisci!" urlatomi da mia sorella) mi imbatto in un bellissimo completo sfarzoso e a tinte forti del francese Yves Saint Laurent. Mi piace: l'abito sottolinea al meglio il mio modo di essere stravagante e intelligente senza mai osare troppo. La linea armoniosa si sposa con le rotondità del mio corpo dando come risultato finale un'esplosione di vivacità mai azzardata. Non voglio andare oltre e, fregandomene del prezzo, penso già ad una lussuosa Sonia che sorridendo a denti stretti esclama: "può andare!". Mi avvio alla cassa ed ecco l'infatuo problema: la camicia in tinta unita o una capatina ad un altro negozio? Scelgo la seconda opzione e pago l'equivalente di una PlasyStation 3 con un cellulare Nokia N95 abbinato: vale a dire 490 euro! Prima di svenire, mia sorella riesce a recuperare gli ultimi capelli rimasti che stavano cadendo per l'imporvviso trauma subito. La camicia la troviamo a Sette Camicie, una chiccheria per cuori forti, con colori vibranti e scuri che convivono in totale armonia con il resto del vestito sposandocisi con irriverente splendore. Costo della camicia firmata John Galliano: 135 euro. Mentre maledico con tutta la mia forza la Land Rover e, soprattutto, i 29 anni di età. Mia sorella (forse complice delle 3 megere Lara-Emilia-Sonia) se ne riesce gridando: "e le scarpe???". Ci teletrasportiamo a Bata Calzature del Centro Commerciale Gran Sasso. Non voglio spenderci tanto, almeno in scarpe e accessori. Trovo delle Hogan eleganti al "modico" prezzo di 165 euro, nere laccate con fantasie argento. Le acquisto insieme ad una cinta blu notte con ricami bronzei. Esco dal negozio, non la smetto di vomitare ma qualcosa mi tiene su: il pensiero di essere accettato da quelle maledette streghe modaiole e caga soldi delle amiche mie. Il totale di tutto è pari a 750 euro! Un'eresia per uno come me che odia i vestiti chic e soprattutto i locali modaioli del cazzo. Dio dall'alto mi guarda con ribrezzo come fossi una merda. Quanti bambini poveri avrei sfamato con quelle 750 euro? Quanti fumetti, action figures, Hot Wheels, Gormiti e coltellini avrei potuto comprarci? Un altro ostacolo è stato superato. Ahhh, cosa non si fa per gli amici! Il prossimo acquisto: pillole di cianuro per tutti!
Ecco il modello "Prestige" di Yves Saint Laurent, acquistato e ultra pagato da me per quella dannata festa di compleanno di Lara "Miss Miliardo" Trump!
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1 commento:
andrea sei bravissimo...ti invito da me e ti ricopro d'oro...lascia tutti e vieni a london...con affetto tuo Elton.
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