Oggi io e mio cugino, non sapendo come passare la prima giornata piovosa dell'estate 2008, abbiamo deciso di andare a Spoltore, ridente località del pescarese, per vedere il film di Ken il Guerriero in onda, in Abruzzo, solo al Multiplex di Spoltore. Non ci dovrebbero essere problemi per arrivare in questo paesello che ha dato i natali al campione italiano di ciclismo Danilo De Luca, ma, per evitare spiacevoli incovenienti abbiamo deciso di portare con noi il mio prezioso e infallibile navigatore satellitare Navman (con le cartine aggiornate al 2006). Alle 17:00 ci mettiamo in marcia. La strada per Pescara la conosciamo e tutto va per il meglio grazie anche alla mia jeepetta compatta e gas-alimentata, ma appena imboccato lo svincolo per Spoltore iniziano i problemi. Il navigatore, difronte al cartello che ci indica l'esatta direzione per Spoltore, ci ordina di girare a destra. Ci immettiamo in una stradina di campagna che il Navman la indica come "Strada senza nome n. 17" e che è immersa nel verde contadino dell'entroterra spoltorese. I guai continuano quando persino il navigatore non sa cosa dire e inizia a cantare una lenta e agonizzante cantilena che da lì a poco ci porterà dritti dritti verso l'inferno della disperazione psicologica. Mio cugino inizierà ad imprecare e mi costringerà a legarlo con la cintura di sicurezza, visto che ha iniziato a sputare bava bianca dalla orecchie. Io non mi sono perso d'animo e dopo aver acceso il condizionatore ho iniziato a combattere contro il tempo e contro il navigatore per riuscire a trovare risposte. Il paese inizia a scomparire ed il silenzio che riecheggia fuori presagisce a qualcosa di terribile. Spoltore diventa la Silent Hill d'Abruzzo e nemmeno la stazione di Radio Maria viene intercettata dalla mia autoradio. Sono già le 18:17, e in poco tempo ci troviamo ai confini del mondo. Il film di Ken il Guerriero ormai è iniziato e solo grazie alla nostra voglia di arrenderci mista a paura e terrore fermiamo la jeepetta e torniamo letteralmente indietro facendo retromarcia. Pensiamo che forse una pizza nella sempre caldissima Giulianova ci aiuti a ridonarci il sorriso e, dopo aver gettato via il Navman dall'auto in corsa, ci dirigiamo tutti felici alla pizzeria Peter Pan. Arrivati in pizzeria, scopriamo che il locale è strapienissimo e che i gestori non conoscono l'utilità dei numerini per far rispettare la fila. Dopo una breve scazzottata riusciamo a far nostre 4 pezzi di pizza...incandescenti. Fuori dal locale mangiamo divertiti bruciandoci la lingua, le labbra e il palato, davanti ad un tenero askie che, in maniera inquietante, ci ordina di andarcene. Corriamo verso la jeep prima che l'ondata di calore si abbatta su una Giulianova bagnata dalla pioggia per la prima volta negli ultimi 75 anni. Mio cugino si volta un solo momento per vedere corpi umani che ardono davanti al fuoco dell'aria giuliese, si gira verso di me e pallidamente mi sussurra: <che bella giornata>. FINE.
Ecco un pò di foto scattate durante il piacevole viaggio:
Mio cugino ( a sinistra) e io (a destra), prima di partire.
L'infallibile navigatore Navman, non sbaglia un colpo!
La mia comoda e piccola jeepetta! Guidarla è un vero divertimento!
Una veduta dall'alto della semplicissima strada che porta a Spoltore.
Spoltore.
La folla di clienti della pizzeria Peter Pan attende impaziente (e senza numerino) la pizza.
Le pizze leggermente calde.
Il tenero askie che ci intima di andarcene...
Una veduta di Giulianova nel periodo estivo.
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1 commento:
Così, a prima vista, direi che tuo cugino è più magro di te!
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